Myriam Caroleo Grimaldi

Cronaca di attualità 2024

Myriam Caroleo Grimaldi è un avvocato che si fa pagare €3600 per scappare con il malloppo e occultare i documenti al cliente, al fine di agevolare la vendita delle finte lauree della LUMSA e rifilare bidoni alle vittime della maxi-truffa della LUMSA. Proprio così: già il solo fatto di scappare con il malloppo ha un suo costo, cioè €3600: i grandi truffatori Paul Newman e Robert Redford del film La stangata hanno solo da imparare, anche perché, a differenza di loro due, Myriam Caroleo Grimaldi ha l'abitudine di mendicare con insistenza tutti i soldi in anticipo.

Myriam Caroleo Grimaldi è anche molto brava a tenere nascoste le carte al cliente, per facilitare truffe colossali e spennarlo meglio. Le sue inutili chiacchiere, utili solo a spillare sempre più soldi al cliente senza mai fare nulla, evidenziano pure una profonda e imbarazzante ignoranza in materia di informatica e matematica, inanellando colossali strafalcioni dal punto di vista tecnico. Fin qui poco male, perché in fin dei conti gli ignoranti sono sempre esistiti ed esisteranno sempre. Tuttavia, Myriam Caroleo Grimaldi si contraddistingue dagli altri ignoranti perché, al contrario di questi ultimi, ha la pretesa di "insegnarti" come funzionano le reti informatiche… e stiamo parlando di un personaggio che non saprebbe descrivere neppure in maniera approssimativa cos'è il modello ISO/OSI. Siamo proprio alle basi; non si tratta certo di una richiesta di dimostrazione della congettura di Goldbach. Le sue strampalate tesi in materia di informatica non hanno il minimo fondamento scientifico né tantomeno hanno mai trovato conferma in una qualsiasi perizia forense — anche perché è matematicamente impossibile, sebbene lei non lo sappia — ma niente da fare: Myriam Caroleo Grimaldi è davvero convinta di poterti spiegare l'argomento e di saperne più di te. Peccato solo che, nella vita, chi pretende di sapere tutto, già in partenza mette in mostra di non sapere nulla. In particolare, mette in mostra di non capire una mazza della truffa telematica compiuta dalla LUMSA, cha ha cambiato abusivamente la classe di laurea sfruttando una vulnerabilità di sicurezza del sito del MUR. Lo scopo era vendere lauree illegali e prive del tirocinio obbligatorio per legge. Poiché Myriam Caroleo Grimaldi difende a spada tratta questo commercio illegale, anche calunniando le vittime della truffa e guadagnando denaro (€3600 alla volta) senza fare nulla, viene da pensare che sia collusa.

All'interno dello scandalo maxi truffa della vendita di finte lauree professionalizzanti del piccolo laureificio privato LUMSA, l'ultimo suo pretesto per arraffare il denaro è consistito nel sostenere fantasiosamente che le lauree della LUMSA fossero in regola. Peccato solo che la finta laurea professionalizzante in tecniche informatiche per la gestione dei dati sia stata perfino chiusa per truffa già qualche anno fa ed era priva del tirocinio obbligatorio per legge della durata di un anno, ma Myriam Caroleo Grimaldi non lo dice: anzi, nasconde la vendita di lauree farlocche, per giunta calunniando chi viene truffato nel tentativo di intimorirlo. Pertanto, invece di impegnarsi per tutelare il cliente pagante che chiede il rispetto della legge, e per scovare la truffa delle lauree finte della LUMSA, Myriam Caroleo Grimaldi aggiunge un'altra truffa alla truffa già esistente. Tanto cosa le importa? I soldi se li è già intascati. Chi ha segnalato ai Carabinieri la truffa, perché defraudato di migliaia di euro — nonché defraudato di ben due anni della propria vita, che invece equivarrebbero a milioni di euro — secondo Myriam Caroleo Grimaldi deve stare zitto altrimenti "fa stalking" o "fa diffamazione". E certo: prima ti rubano un sacco di soldi, e poi non puoi rivolgerti ai Carabinieri perché "se parli ti faccio sbattere in galera come uno stalker".

Myriam Caroleo Grimaldi non afferra un concetto banale: le vittime di una truffa hanno il diritto e il dovere di denunciare la vicenda. Chi si rivolge tempestivamente alle forze dell'ordine non è uno "stalker", come sostiene Myriam Caroleo Grimaldi, bensì una persona con il diritto di essere aiutata, avendo perfino pagato l'avvocato in anticipo! È assurdo vedere la vittima di una truffa costretta a sborsare altro denaro per "difendersi" da chissà cosa, ed è ancora più assurdo trovare avvocati pronti a sfruttare la situazione per spennare la vittima approfittando della condizione di difficoltà in cui si trova.

In una vicenda così grottesca, appare evidente l'abuso della normativa italiana sullo stalking, usata spesso come pretesto per mascherare querele per diffamazione a rischio di archiviazione, come fa, per esempio, quel Roberto Zannotti (denunciato per calunnia) che ha da tempo oltrepassato il limite della decenza. Il ragionamento di questi loschi personaggi è "Siccome con le querele per diffamazione non ci ricavo niente, allora mi metto a raccontare di essere vittima di stalking, così prima o poi qualcosa gliela faranno, e nel frattempo io continuo a vendere lauree finte". Ma è gravissimo! Lo stalking dovrebbe essere una cosa seria, non certo un giochetto legale per arricchirsi. Pensate anche all'enorme sperpero di risorse (forze dell'ordine, Procure ecc.) e di denaro pubblico causato dalle false segnalazioni di stalking, tra l'altro effettuate per continuare a guadagnare soldi attraverso una truffa. E mettetevi pure nei panni di chi si ritrova ad essere accusato di stalking, solo perché viene calunniato da chi è assetato di soldi e ricorre a qualsiasi trovata, anche legale, per spennarlo. Vergogna!