Bruna Marro

Cronaca 2024

Bruna Marro è una perfetta sconosciuta nata a Benevento nel 1979, trapiantatasi a Roma per andare alla ridicola università privata LUMSA. Non avendo mai vinto nessun concorso pubblico, è evidente che, senza la raccomandazione dei preti, non avrebbe trovato nessun impiego, come avviene sempre alla LUMSA, ovvero il piccolo laureificio creato appositamente per vendere lauree ad asini incapaci di laurearsi altrove, attualmente guidato dal massone Giovanni Lajolo.

È molto più preoccupante l'atteggiamento supponente con cui, senza presentarsi, Bruna Marro si diverte a passare il tempo inviando email non sollecitate a qualche malcapitato con indirizzo LUMSA. Persino la Regina d'Inghilterra è solita presentarsi, ma Bruna Marro no: non sia mai di abbassarsi al livello di Elisabetta II. Tra l'altro, Bruna Marro sarebbe anche tenuta a specificare il suo ruolo, perché se si presentasse solo con "Bruna Marro" — cosa che, peraltro, neppure fa — con tutto il rispetto, il nome Bruna Marro a noi non dice nulla. In pratica, ti alzi la mattina e vieni contattato da questo personaggio. Sarà un mitomane? Un burlone? O cos'altro? Chissà. Nelle sue email, inizia a fare domande, anche personali, solitamente imponendo una sorta di ultimatum per le risposte. Caspita, non si comportano così neppure gli scagnozzi dei camorristi quando vogliono il pizzo. Ad ogni modo, viene spontaneo chiedersi: "E questa da dove sbuca? Cosa vuole da me?", ma purtroppo sono domande destinate a restare senza risposta.

Pertanto, per scoprire chi è Bruna Marro, siamo costretti a sfogliare il sito della piccola università privata LUMSA, già al centro di polemiche giornalistiche per la distribuzione di lauree facili a raccomandati — come riportato da Corriere della Sera e Repubblica (qui sono disponibili gli articoli di Repubblica) — e apprendiamo che sarebbe "responsabile tecnico amministrativo delle Segreterie", sebbene mostri di non capire nulla dell'argomento e soprattutto di non sapere come relazionarsi con le persone.

Ora quindi ci è più chiaro il motivo per cui Bruna Marro sia la persona denunciata per falso ideologico ex art. 476 c.p., avendo prodotto un certificato completamente falso riguardante un esame universitario: un foglio di carta contenente un concentrato di falsità, cioè certificava l'esame X sostenuto col professore Y in data Z — ma era tutto inventato — inevitabilmente consegnato qualche giorno dopo ai Carabinieri. Per approfondimenti, rimandiamo alla pagina con le denunce relative al finto corso di laurea professionalizzante in tecniche informatiche per la gestione dei dati, poi chiuso perché non in regola con i requisiti ministeriali e quindi illegale.

Ma allora, alle precedenti domande, se ne aggiunge una molto più inquietante: Bruna Marro, oltre a certificati falsi riguardanti un solo esame, stampa su richiesta pure certificati falsi di interi curriculum di altri corsi di laurea e facoltà? È vero quanto afferma l'ex marito di Noemi Bocchi, ossia la possibilità di comprare la laurea in economia alla LUMSA (riferendosi a quella della moglie) senza nemmeno discutere la tesi? E se tutto ciò accade presso la segreteria centrale di Roma, che in teoria dovrebbe essere più controllata, figuriamoci cosa può accadere in sedi decentrate come Palermo o Taranto, quest'ultima ben nota per vicende di molestie sessuali e discriminazioni a danno di disabili, di cui ci siamo già occupati nella homepage.

Nel complesso, il comportamento della sconosciuta Bruna Marro assomiglia a quello di altri loschi individui del laureificio LUMSA: certificati falsi, esami falsi, rapporti poco chiari col Vaticano, chi più ne ha più ne metta. È una gara a chi imbroglia di più, purché entrino soldi. Tuttavia, nel particolare caso di Bruna Marro, c'è un messaggio che purtroppo non riesce a capire: Bruna Marro, non sei nessuno. Nella vita hai solo ottenuto un posto da impiegata su raccomandazione all'interno di un piccolo diplomificio privato, ormai oggetto degli sfottò di tutta Roma (e non solo). Non conti niente, non sei nessuno, sei inutile, e le tue sparate demenziali non mettono paura a nessuno. Semmai, susciti solo un po' di pena, tu con i tuoi certificati farlocchi.

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