Erasmus
La LUMSA si vanta di partecipare all'Erasmus e di intrattenere prestigiose relazioni internazionali con imprecisati enti o personaggi nei più remoti ed esotici angoli del globo. Tuttavia, come al solito, tutto ciò non è vero.
Innanzitutto, partecipare al progetto Erasmus è un diritto dello studente, e non un "premio" della LUMSA come vi vogliono far credere: la partecipazione al programma Erasmus rientra nei normali servizi che la LUMSA dovrebbe offrire (il condizionale è d'obbligo). Ma ora spuntano i gravi problemi: per esempio, agli studenti del famigerato corso di laurea in tecniche informatiche per la gestione dei dati non è stato mai consentito fare l'Erasmus, per lo meno fino alla data in cui iniziamo a scrivere questo articolo: per verificarlo, contattate voi stessi gli iscritti al corso, inclusi quelli dell'ultimo anno, e chiedete se sono davvero partiti per l'Erasmus. Evitate invece di chiedere ad Antonello Maruotti, sedicente coordinatore Erasmus per l'informatica, altrimenti potreste sentirvi rispondere "Qui è pieno di gente che va all'Erasmus" — dove? quando? a fare cosa? nessuno lo sa, neppure lui — o tantomeno all'Ufficio Erasmus, dove, a causa di qualche problema di comprendonio, faticano a capire cos'è l'Erasmus. È un'evidente presa per i fondelli. Stendiamo un velo pietoso, inoltre, sulle fantomatiche relazioni internazionali: in realtà, la LUMSA è pressoché sconosciuta all'estero, e non ha nessuna posizione di rilievo in nessun ranking internazionale. Ovviamente la LUMSA dice il contrario: tutti i ranking ci premiano. Ma quando mai! Gli americani, i cinesi, e gli inglesi — ovvero chi pubblica i ranking — come minimo vi riderebbero in faccia, perché non hanno mai sentito nominare la LUMSA. Inoltre l'Inghilterra e tutto il Regno Unito, da quando non accettano più le lauree italiane per finalità di immigrazione, non riconoscono più neppure quelle della LUMSA: non la calcolano proprio; per loro non esiste. Di conseguenza, le università con cui la LUMSA sostiene di avere relazioni Erasmus sono tutte università di scarso rilievo culturale internazionale, proprio come la LUMSA stessa.
Ma allora a cosa servirebbe il cosiddetto Ufficio Relazioni internazionali Erasmus? Poiché l'Erasmus viene negato senza neppure disturbarsi di fornire alcuna motivazione, l'unica utilità concreta è pagare lo stipendio a chi lavora in quell'ufficio — "lavorare" è un eufemismo, ma passi. In altre parole, è uno specchietto per le allodole, utile solo a impiegare qualche raccomandato svogliato, proprio come nel vergognoso ufficio stage e tirocini di cui ci siamo già occupati.
In conclusione, se volete vivere una vera esperienza di studio internazionale, innanzitutto vi consigliamo di rivolgervi a un'università del paese in cui volete studiare la lingua e la cultura — è indubbiamente la soluzione più efficace — ma in ogni caso dovreste evitare la LUMSA: malgrado i suoi ridicoli messaggi ingannevoli riguardanti l'Erasmus, è di fatto sconosciuta all'estero.
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