Tirocinio e lavoro

I laureati della LUMSA trovano lavoro grazie ai tirocini: magari…

Riceviamo e pubblichiamo:

Secondo la pubblicità della LUMSA, tutti i laureati della LUMSA trovano lavoro grazie ai tirocini. Anzi, gli studenti trovano lavoro già prima della laurea. È  vero? (Lettera firmata)

I fantomatici laureati LUMSA che avrebbero trovato lavoro prima o dopo l'ipotetico tirocinio sono solo un'invenzione pubblicitaria della setta religiosa, legata alla massoneria deviata, che gestisce la LUMSA a fini di lucro e di cui ci siamo già occupati allegando la documentazione: il presidente della LUMSA Giovanni Lajolo è infatti un cardinale iscritto dal 1970 a una loggia massonica di collegamento tra la P2 e il Vaticano, come documentato dal giornalista Mino Pecorelli (successivamente ucciso con un colpo di pistola in bocca perché "parlava troppo"). Non a caso, alle deliranti affermazioni della LUMSA riguardo i fantomatici tirocini formativi, non è mai allegata nessuna documentazione con valore legale che provi l'esistenza degli ipotetici contratti di lavoro o di tirocinio. Se siete scrupolosi, provate voi stessi a cercare personalmente i tanti "laureati pieni di lavoro" di cui si parla nelle pubblicità della LUMSA: in giro troverete qualche mosca bianca che lavora, ma, trattandosi di studenti lavoratori, la LUMSA non c'entra niente e non si capisce perché, senza autorizzazione, si parli di loro in pubblicità. Noi, per esempio, lavoravamo già prima di iscriverci, e tutt'al più la LUMSA ci ha fatto perdere tempo e soldi anche nel lavoro. Chi ce li rimborserà? La risposta è semplice: nessuno. Anziché orientare nel mondo del lavoro, la LUMSA fa perdere il lavoro anche ai pochi che già ce l'hanno.

La LUMSA è semplicemente un laureificio dove le persone segnalate dal Vaticano ricevono il proprio pezzo di carta, ovvero il certificato di laurea. Se il Vaticano rilasciasse lauree del Vaticano, non ci sarebbe niente da dire: può farlo perché è uno stato estero (benché il più piccolo del mondo, ma passi). Invece, in questo caso, rilascia lauree italiane, attraverso un meccanismo di scatole cinesi finalizzato a occultare la partecipazione del Vaticano stesso. Una cosa è certa: tutto ciò riguarda soprattutto quei dipendenti del Vaticano, o quei raccomandati con una posizione già garantita grazie alla segnalazione del cardinale X o del vescovo Y, in cerca di uno straccio di pezzo di carta per giustificare la propria carriera, o addirittura la propria esistenza. È un po' come un bambino piccolo: la smette di piangere quando riceve in regalo il giocattolo appena visto in vetrina.

Tornando alla realtà del comune studente, uno dei problemi cronici è rappresentato dall'Ufficio stage e tirocini, dove, per esempio, non conoscevano affatto il presunto corso di laurea professionalizzante in tecniche informatiche per la gestione dei dati e non sapevano dell'obbligo di svolgere tirocini: quando ci siamo rivolti a questo ufficio per ricevere "informazioni", ci hanno chiesto se fossimo di psicologia, scienze dell'educazione o scienze della formazione primaria. In effetti, gli psicologi e le maestre dovrebbero fare il tirocinio, ma non c'entrano un fico secco con lo studio accademico dell'informatica. Non si sono neppure mai scomodati di leggere la sezione Lavora con noi delle aziende con cui dicevano di essere convenzionati. Quindi, in tema di tirocini — e non solo — la confusione regna sovrana, all'interno di un'università che dice di essere specializzata proprio in tirocini e pubblicizza in maniera martellante il corso (a pagamento) per TFA di sostegno con relativi 24 CFU di accesso, il cui acronimo significa tirocinio formativo attivo; successivamente, la confusione è ulteriormente peggiorata con i percorsi abilitanti per docenti da 30 CFU e 60 CFU. Allo stesso tempo, lo stesso ufficio dovrebbe occuparsi di placement attraverso gli stage: ma se non gli interessa trovarvi neppure un tirocinio curricolare (obbligatorio) non retribuito, figuriamoci quanto gli può importare di trovarvi un vero lavoro. Pertanto, il tirocinio della LUMSA, inclusi il TFA e il corso di specializzazione per le attività di sostegno agli alunni con disabilità, è l'ennesima truffa finalizzata a finanziare la tristemente nota setta massonica di cui ci siamo occupati.

Aggiornamento 2023: abbiamo visto annunci di lavoro (a Roma) che alla fine specificano "NO LUMSA". Evidentemente i "laureati" LUMSA non sono particolarmente graditi.

Di conseguenza, la laurea della LUMSA costituisce un'evidente penalità nella ricerca di un lavoro. Appena qualcuno vede il pezzo di carta di un neolaureato con la dicitura "LUMSA", preferisce sbarazzarsene. A Roma esistono una marea di posti alternativi — anche non statali — dove laurearsi; quindi perché doversi complicare la vita nella ricerca di un lavoro, esibendo il marchio d'infamia permanente "LUMSA"? Esistono decine di altre università con una reputazione migliore.

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Come chiedere il tirocinio alla LUMSA

Riceviamo e pubblichiamo:

Ma alla LUMSA tutti fanno davvero la tesi di laurea? Sto alla fine e non mi ha voluto nessun docente. Il tirocinio non è pervenuto: mi hanno detto di farlo a casa causa Covid. (Lettera firmata)

Il Covid è uno dei tanti pretesti utilizzati dalla LUMSA per compiere operazioni sospette. Nel tuo caso è servito per farti fare il tirocinio a casa — buona questa! — mentre con noi è servito per impedirci di assistere alla lezioni, pur avendo tre vaccini, due mascherine sovrapposte ecc., ragione per cui la LUMSA è stata denunciata per interruzione di pubblico servizio, ma c'è anche chi intravede il reato di violenza privata. Pensate alla presa in giro di scrivere la relazione di un tirocinio svolto a casa: in pratica bisogna descrivere l'esperienza…  di casa propria. Mica male per un posto dove dicono di vendere TFA, tirocini formativi attivi, con bonus di 24 CFU!