Tecniche informatiche per la gestione dei dati
Tecniche informatiche per la gestione dei dati è stato il nome di un finto corso di laurea professionalizzante, irregolare sotto molteplici punti di vista accademici e legali, chiuso per motivi giudiziari nel 2022. Il corso di laurea non era in regola con i requisiti ministeriali: avendo cambiato la classe di laurea all'insaputa del Ministero dell'Università MUR ex MIUR, ha impedito agli studenti di svolgere in regola i tirocini in azienda obbligatori per legge e quindi di sostenere l'Esame di stato per l'abilitazione alla professione come invece era previsto dal decreto interministeriale 687/2023 (consulta il decreto). In realtà, il corso di laurea Tecniche informatiche per la gestione dei dati, spacciato per professionalizzante, apparteneva alla classe di laurea L-31 e non a quelle delle lauree professionalizzanti LP. Inoltre, era ingannevole la pubblicità in cui la LUMSA secondo cui l'80% degli studenti aveva trovato lavoro grazie a quella laurea: in realtà non aveva trovato lavoro nessuno perché, nel momento in cui era stata diffusa la pubblicità, non esisteva ancora nessun laureato! www.youtube.com/watch?v=TU8Xhuxw54E E come se non bastasse, gli studenti non hanno trovato lavoro neppure dopo, ancora in violazione della legge. È tutto falso, ma la LUMSA continua indisturbata a incassare soldi: non solo quelli delle rette annuali, ma anche quelli pubblici pagati dagli ignari contribuenti (5 per mille ecc.). Ad ogni modo, la LUMSA non cessa le sue attività illegali: sebbene il corso di laurea irregolare sia stato chiuso nel 2022 per motivi giudiziari, le lauree non autorizzate continuano a essere vendute sottobanco a chi, evidentemente, non è in grado di laurearsi regolarmente in una qualsiasi altra università meno ridicola.
In questa pagina effettueremo un'approfondita disamina del più controverso corso di laurea mai inventato dalla LUMSA di Roma e venduto come "professionalizzante" in maniera illegale e ingannevole. Iniziamo dal nome ridondante e vago di Tecniche informatiche per la gestione dei dati:
ridondante perché l'informatica, per definizione, è già la scienza dell'elaborazione dei dati: in pratica è come se dicessimo "Tecniche matematiche per fare i conti con i numeri" o "Tecniche giuridiche per il diritto";
vago perché, in informatica, la "gestione dei dati" cambia radicalmente a seconda del contesto, e ci si può riferire a concetti molto diversi. Per esempio, una storica modalità di "gestione dei dati" è rappresentata dai database (basi di dati). D'altro canto, oggigiorno vengono frequentemente gestiti dati tramite machine learning (apprendimento automatico), che però non c'entra niente con la teoria delle basi di dati relazionali. Potremmo andare avanti con decine di altri esempi. Pertanto, la LUMSA dovrebbe chiarire a quale "gestione dei dati" si riferisce.
Tecniche informatiche per la gestione dei dati viene pubblicizzata come laurea professionalizzante, sebbene il Ministero dell'Università, ex MIUR, non lo classifichi come professionalizzante, e quindi la laurea della LUMSA non è legalmente riconosciuta come professionalizzante, contrariamente a quanto affermato esplicitamente negli annunci pubblicitari. Infatti, poiché il corso di laurea è classificato L31 (non professionalizzante) anziché LP03, agli studenti è stato impedito di sostenere l'esame di stato per l'abilitazione alla professione di perito industriale laureato, previsto dal decreto ministeriale del 2023.
Testimonianze, recensioni e opinioni negative di alcuni iscritti alla LUMSA sono piuttosto allarmanti, e la pessima reputazione dell'università traspare subito dalle esperienze dirette raccontante in forma di recensioni circostanziate, o addirittura di denunce alla Procura della Repubblica, al contrario delle elementari frasi autocelebrative e non documentate che la LUMSA si scrive da sola su Google Maps o qualche altra pagina pseudo-pubblicitaria, quali "Università bellissima", "Grandi successi per la LUMSA", "Università a misura di studente", "Ottima università fenomenale", "Università famosissima all'estero" ecc.
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La LUMSA pubblicizza il corso di laurea come "professionalizzante". Purtroppo è falso, perché l'ipotetica laurea professionalizzante rilasciata dalla LUMSA non appartiene alla classe delle lauree professionalizzanti istituite dal Ministero dell'Università e quindi non permette di sostenere l'esame di stato! Inoltre, non è vero che l' "80% dei laureati LUMSA ha già trovato un lavoro"… perché, nel momento (marzo 2022) in cui è stato registrato il video pubblicitario presente su YouTube dove viene detta tale assurdità, non c'è ancora stato nessun laureato in questo corso di laurea! Fonti: Ministero dell'Università, Istat, AlmaLaurea.
Nelle varie pubblicità, la LUMSA tace sulla questione dei costi della retta della laurea professionalizzante di cui non è stata accertata né l'esistenza né il valore legale. Pertanto, la laurea forse non esiste, ma i costi esistono eccome, e se non paghi scattano pure gli interessi, con un meccanismo simile all'usura.
LUMSA denunciata per la truffa di Tecniche informatiche per la gestione dei dati
Segue la trascrizione delle denunce di cui abbiamo ricevuto copia tramite il modulo di contatto.
Ratifica prima denuncia
Il giorno 11/03/2022 alle ore 19:05, negli uffici del comando in intestazione, il sottoscritto Ufficiale di Polizia Giudiziaria Mar. Francesco Ciotola effettivo al suddetto Reparto dà atto che è presente la persona in epigrafe compiutamente generalizzata, la quale denuncia quanto segue: ⩶
Io sottoscritto […] deposito, ratifico e confermo in ogni sua parte il presente atto di denuncia-querela, composta di n. 02 (due) pagine e n. 03 (tre) allegati, avanzata nei confronti di NALDI Maurizio, a me conosciuto come "referente e coordinatore" del corso universitario in questione, e nei confronti di tutti coloro che saranno ritenuti responsabili dei reati p. e p. dagli artt. 340 e 640 del c.p.: "Truffa" e "Interruzione di pubblico servizio" e/o per tutti quei reati che si possono ravvisare nei fatti da me esposti nel presente atto di denuncia-querela, chiedendone la punizione ai sensi di Legge. ⩶
Deposito, ratifico e confermo in ogni sua parte il presente atto di denuncia querela. ⩶
Sono stato vittima di TRUFFA il giorno 01/02/2020 in ora sconosciuta. ⩶
Il fatto è avvenuto a Roma (RM). ⩶
Posso aggiungere i seguenti dettagli: Commesso mediante uso di strumenti informatici o telematici: sì ⩶
Sono stato vittima di INTERRUZIONE DI UN UFFICIO O SERVIZIO PUBBLICO O DI UN SERVIZIO DI PUBBLICA NECESSITÀ il giorno 01/12/2021 in ora sconosciuta. ⩶
Il fatto è avvenuto a Roma (RM) in Via Pompeo Magno n. 28 c/o Università LUMSA. ⩶
Mi riservo la costituzione di parte civile per il riconoscimento del danno. ⩶
A.D.R.: Non ho altro da aggiungere né da modificare. ⩶
Dichiaro di non rinunciare alla notifica dell'avviso della richiesta di archiviazione ex art. 408, comma 3 bis c.p.p. ⩶
Le operazioni si sono concluse alle ore 19:19 del 11/03/2022 coincidenti con la chiusura del verbale. ⩶
Fatto, riletto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra. ⩶
Prima denuncia: Maurizio Naldi
Nel mese di settembre 2019, alcune pubblicità diffuse su network come Radio RAI o Facebook annunciavano che "Nasce all'Università LUMSA il primo corso di laurea professionalizzante in Italia in Tecniche informatiche per la gestione dei dati". Gli stessi annunci continuano a essere diffusi tramite il sito LUMSA (all. 1). Qualche mese dopo (gennaio-febbraio 2020) chiedo informazioni alla LUMSA circa l'immatricolazione al corso di laurea pubblicizzato e vengo mandato a un test-colloquio dal prof. Maurizio Naldi, indicato come "referente e coordinatore" del corso. Effettuato il colloquio con Maurizio Naldi che descrive nuovamente come "professionalizzante" l'ipotetica laurea con "tirocinio curricolare obbligatorio", procedo con il pagamento della prima rata nel febbraio 2020 — rate che continuo a pagare tuttora.
Tuttavia, insospettito dal fatto che nei due anni seguenti tutte le imprese indicate come "partner per i tirocini in convenzione" si fossero rifiutate di prendermi in considerazione per un futuro tirocinio, e che venissero respinte da Maurizio Naldi tutte le ipotesi di tirocinio formulate di mia spontanea iniziativa (in mancanza di quelle che, in teoria, dovrebbero arrivare dal corso di laurea) senza che in alternativa venisse concretamente proposto o prospettato nulla, decido di chiedere informazioni all'URP del Ministero dell'Università, che il 22/2/2022 risponde così: "il corso di laurea in Tecniche informatiche per la gestione dei dati dell'università LUMSA di Roma appartiene alla classe di laurea L-31 e non alle classi delle lauree professionalizzanti L-P01, L-P02 e L-P03" (all. 2 p. 1); scopro così che non è mai esistito nessun corso di laurea "professionalizzante" della LUMSA, e in una successiva email del 28/2/2022 segnalo al medesimo ministero di essermi imbattuto in una probabile truffa (all. 2 p. 2).
Faccio inoltre presente di avere effettuato tre vaccinazioni anti Covid e di essere sempre stato in possesso di "green pass" o di successivo "green pass rafforzato" (all. 3). Pur accedendo regolarmente all'edificio della LUMSA di via Pompeo Magno dopo il consueto controllo del certificato all'ingresso, vengo cacciato da Maurizio Naldi il quale sostiene fantasiosamente che io rischierei di "contagiare con il Covid" gli studenti dell'aula S4 dove sarebbero previste le lezioni. Questa tesi è destituita di fondamento, perché
non ho mai avuto il Covid;
all'interno degli edifici della LUMSA indosso ben due mascherine sovrapposte, una chirurgica e una prodotta dall'Adidas;
nell'aula S4, che ha una capienza di circa 50 posti, sono presenti in media 10 persone: considerando l'ampio spazio disponibile, oltre a bug e limitazioni del "sistema informatico" che impedisce di prenotarsi nei giorni immediatamente precedenti alla lezione, non si capisce in che modo sarei io a rappresentare una minaccia per la diffusione del virus.
Ad ogni modo, resta il risultato finale di non poter accedere all'aula S4 delle lezioni.
Per giunta, mi sono imbattuto in esami in cui viene preclusa al pubblico la possibilità di assistere (studenti inclusi), in violazione dell'art. 43 c. 1 del R.D. 1269/1938: "Gli esami di profitto e gli esami di laurea o diploma sono pubblici." Per esempio, nel primo appello dell'esame di "Artificial intelligence e machine learning" da effettuarsi online, mi sono ritrovato da solo con una commissione formata da Maurizio Naldi e Antonello Maruotti, poiché la commissione aveva comunicato solo a me l'indirizzo telematico (URL) necessario per assistere, senza renderlo pubblico. Entro cinque minuti dall'inizio mi sono reso conto che mancavano i requisiti essenziali di pubblicità e ho deciso di andarmene via, senza che però nessuno si preoccupasse di riorganizzare lo stesso appello per soddisfare tali requisiti.
Ciò premesso, lo scrivente sporge formale
DENUNCIA-QUERELA
nei confronti di Maurizio Naldi per i reati di truffa ex art. 640 c.p. e di interruzione di pubblico servizio ex art. 340 c.p. […]
Si allegano alla presente:
descrizione del corso di laurea fornita dalla LUMSA
comunicazioni dal/al Ministero dell'Università
"green pass rafforzato" attestante tre dosi vaccinali.
Seconda denuncia, integrazione: Antonello Maruotti, Valerio Rughetti, Bruna Marro
Il 24/3/2022 ho effettuato la prenotazione per l'esame di "Artificial intelligence Machine learning" secondo l'unica modalità prevista, ovvero tramite il sito web Mi@Lumsa della segreteria studenti dell'università LUMSA di Roma, la cui responsabile risulta essere Bruna Marro. Al termine della procedura, mi viene rilasciata una ricevuta (all. 2) in cui si legge: "si certifica che lo studente […] si è iscritto in data 24/03/2022 alla prova d'esame di ARTIFICIAL INTELLIGENCE & MACHINE LEARNING che avrà luogo il giorno 01/04/2022 alle ore 12:00. Commissione: MAURIZIO NALDI".
Collegatomi alla piattaforma telematica per sostenere l'esame nel giorno e orario riportati nel predetto certificato (1/4/2022 alle 12), con mia sorpresa non trovo il Naldi, bensì due persone, che in precedenza non erano mai comparse nel corso di "Artificial intelligence Machine learning", identificate dalla piattaforma come Valerio Rughetti e Antonello Maruotti. Quest'ultimo, rifiutandosi di fornire spiegazioni circa l'assenza del docente indicato nel certificato (Naldi) e limitandosi a riferire testualmente "No, va tutto bene", esige di spedirgli via email un progetto da svolgere come precondizione per la partecipazione all'esame stesso, sul cui testo (all. 3) precedentemente inviatomi dal Naldi e a lui già riconsegnato qualche giorno prima, era prestampata una data falsa.
Pur trovandomi confuso, non avendo ricevuto alcuna spiegazione sul motivo per cui queste due persone, non menzionate nel certificato, si trovassero lì, e non essendo neppure sicuro che fossero autorizzate — in caso lo fossero, sarebbe opportuno almeno dirlo — decido di attenermi alle richieste del Maruotti, altrimenti sarei stato mandato via. Tuttavia, a questo punto il Maruotti comunica che l'esame è rinviato a una data non indicata nel certificato, e la mia richiesta di sostenere subito l'esame viene respinta.
Inoltre, faccio notare al Maruotti che il testo dell'esame asseritamente preparato dal Naldi, in cui si afferma che l'insieme di dati fornito in un file separato
è stato reso disponibile da una società di vendita al dettaglio online che ha raccolto dati storici su tali gruppi di clienti, ha monitorato la redditività di ogni singolo gruppo dopo la rispettiva campagna di marketing e ha valutato retroattivamente se investire sulla spesa di marketing per quel gruppo è stata una buona scelta
…è una burla — chiamatela pure fake news o bufala — che circola da anni su Internet. 😂 Non è mai esistita nessuna "società", nessuna "campagna di marketing" ecc. e i dati sono completamente inventati, ovvero sintetici, come confermato dal vero autore da me rintracciato, Thanos Tsiaras, che ha risposto tramite messaggio su social network LinkedIn (all. 4). La questione delle società e delle ricerche di marketing inesistenti è di fondamentale importanza, perché l'autore si è divertito a generare ad hoc ben 470.020 numeri pseudo-casuali in maniera tale che il problema matematico non possa avere una soluzione certa. Assegnare un problema di questo genere, equivale a impedire deliberatamente di svolgere l'esame, o per lo meno di svolgerlo in tempi ragionevoli e di raggiungere risultati certi, che in realtà non esistono poiché l'autore ha voluto formulare un problema irrisolvibile. In altre parole, trascorrere mesi o anni per risolvere il presunto problema, non può portare ad alcuna conclusione.
Si veda per es. questo sito (all. 5) dove il problema è stato pubblicato in lingua originale 24 mesi fa (aprile 2020); il Naldi aveva quindi eseguito una traduzione letterale verso l'italiano. Si noti che pure l'insieme di dati contestualmente allegato dal Naldi è costituito da una tabella di 470.020 numeri del tutto identici a quelli contenuti nel file customerTargeting.csv scaricabile dal sito.
Ciononostante, alle mie obiezioni circa la falsità di quanto affermato nel testo, il Maruotti, durante l'esame posticipato, continua a rispondere che non solo esisterebbero la società e la ricerca di marketing, ma che addirittura fossi io a non essere riuscito a risolvere correttamente il problema — sebbene, per costruzione, quest'ultimo non possa avere soluzione certa. Per giunta, si rifiuta di esibire elementi a sostegno dei suoi fantasiosi discorsi, tra cui
prove dell'esistenza della società;
prove dell'esistenza della ricerca di marketing, possibilmente indicando anche la data in cui sarebbe stata effettuata, resa nota e/o pubblicata;
prove che l'insieme di dati proposto non sia una burla anziché il risultato di una vera ricerca di marketing;
prove dell'esistenza in letteratura scientifica di una soluzione certa al problema proposto;
un esempio di soluzione svolto da lui stesso.
Ne consegue, infine, che il certificato rilasciato da Bruna Marro (all. 2) attesta informazioni false circa data-ora e commissione dell'esame.
Ciò premesso, integrando l'atto di denuncia-querela nei confronti di Maurizio Naldi, consegnato l'11/3/2022 al Comando dei Carabinieri di Roma Prati, lo scrivente sporge anche formale
DENUNCIA-QUERELA
nei confronti di Bruna Marro per il reato di falso ideologico ex art. 479 c.p., Antonello Maruotti e Valerio Rughetti per il reato di truffa ex art. 640 c.p. in concorso con Maurizio Naldi, e di tutti coloro che saranno ritenuti dalla S.V. responsabili delle condotte descritte, nonché per tutte le altre fattispecie di reato ravvisabili nei fatti rappresentati, con riserva di costituirsi parte civile per il risarcimento di tutti i danni morali e materiali subiti e subendi, e con richiesta di punizione dei responsabili dei fatti denunciati. […]
Si allegano alla presente
organigramma dei responsabili del sito web LUMSA
certificato di iscrizione all'esame
testo d'esame
stampa della risposta del vero autore del testo d'esame
stampa di una pagina web in cui il testo d'esame e i dati erano già presenti.
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Considerazioni conclusive e ulteriori violazioni del diritto d'autore
Certificati falsi e bufale copiate da Internet
In sintesi, non solo il testo d'esame era copiato da Internet, ma era pure una bufala! Maurizio Naldi, non comparso all'esame sebbene Bruna Marro certificasse per iscritto l'esatto contrario, ha misteriosamente ceduto il posto ad Antonello Maruotti, che si è subito addentrato in voli pindarici per difendere a oltranza l'insidiosa fake news telematica. Ha pure fatto il dottorato alla Sapienza? Povera università italiana, ridotta al lumicino: non a caso il Regno Unito non accetta più le lauree italiane nelle domande per l'immigrazione.
Complimenti anche alla facoltà di economia, unificata a quella di giurisprudenza, contenente il corso di laurea in informatica: come direbbe Ennio Flaiano, "Poche idee ma ben confuse". Anzi, non si chiama corso di laurea in informatica, bensì laurea professionalizzante in tecniche informatiche per la gestione dei dati. Questi novelli Alan Turing e Michael Porter sono talmente esperti intelligenza artificiale applicata al marketing da infilare negli esami una serie di fesserie scritte da uno sconosciuto su Internet.
Violazione della licenza d'uso e del diritto d'autore
Le negligenze, o gli strafalcioni, della bocciata ditta Naldi-Maruotti della LUMSA sono finite qui? Purtroppo no! Per verificarlo, riaprite la pagina web segnalata nella denuncia, da cui è stato copiato il testo d'esame contenente i 470.020 numeri inventati: sulla destra, potete leggere che il materiale è coperto da diritto d'autore ed è reso disponibile con una licenza d'uso denominata Open Data Commons Open Database License (ODbL) v1.0. Cliccate sul nome, e si aprirà il testo della licenza, legalmente vincolante. Se non comprendete il lungo testo in inglese tecnico, cliccate sul primo link in alto, ovvero il plain language summary, in cui gli autori della licenza spiegano, in maniera più semplice, le condizioni a cui deve obbligatoriamente attenersi chi vuole diffondere quel materiale senza violarne il diritto d'autore. Ripetiamo: è un obbligo di legge, non una cortesia da fare facoltativamente. Come leggiamo dopo l'espressione "As long as you", cioè "A condizione di", chi riutilizza o redistribuisce il materiale è obbligato a
attribuire la paternità dell'opera a chi detiene il diritto d'autore (copyright);
condividere allo stesso modo l'opera applicando e allegando il testo della stessa licenza d'uso;
mantenerla aperta in caso di utilizzo di DRM (non è il nostro caso, quindi possiamo ignorare la terza clausola).
Di conseguenza
Maurizio Naldi
Antonello Maruotti
tutto il finto corso di laurea professionalizzante in tecniche informatiche per la gestione dei dati
tutta la facoltà di "Giurisprudenza economia politica e lingue moderne" della LUMSA
e chiunque altro abbia utilizzato abusivamente il materiale
non hanno rispettato neppure le due semplici clausole imposte dalla licenza d'uso, molto probabilmente per non rivelare quale fosse la fonte della burla.
Non è vero quanto sostiene la LUMSA, cioè che "le licenze d'uso del software non contano niente". Al contrario, devono essere rispettate, altrimenti a cosa servirebbero? Ripetiamo, sono legalmente vincolanti. In quale mondo vive la LUMSA?
Onestà, competenza e trasparenza? Giudicate voi.
Per risolvere la questione — o per stroncarla sul nascere — sarebbe bastato dire qualcosa di molto semplice e rapido: "Va bene ora controlliamo meglio", "non me ne ero accorto", "può capitare", "nessuno è perfetto"; in venti secondi, la storia sarebbe finita. E invece no: con altezzosità e cattiveria, continuano a trattarti da imbecille e a succhiarti i soldi, tanto "…io pago!", come direbbe Totò. Se poi ti rivolgi ai Carabinieri o alla Polizia per riferire l'accaduto, la setta della LUMSA inizia a perseguitarti per tutta la vita, fino ad ucciderti: un metodo molto peggiore di quello della mafia.
La presa in giro continua: secondo la LUMSA, Tecniche informatiche per la gestione dei dati è diventata una laurea magistrale
LUMSA continua a divertirsi a prendere per i fondelli la gente. Adesso, la finta laurea triennale professionalizzante Tecniche informatiche per la gestione dei dati sarebbe diventata una laurea magistrale, come dichiarato in questo certificato della LUMSA, che potete consultare qui in originale. Tanto per cambiare, è tutto falso. Certo, alla LUMSA farebbe molto comodo se questa buffonata diventasse anche una laurea magistrale: pensate a quanti altri soldi potrebbe incassare!
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